A Palazzo Civico a Torino inaugurata la mostra “Com’eri vestita?”: un invito a superare stereotipi e vittimizzazione
- Postato il 20 novembre 2025
- Società
- Di Quotidiano Piemontese
- 2 Visualizzazioni

TORINO – È stata inaugurata a Palazzo Civico a Torino, la mostra “Com’eri vestita?”, realizzata da Amnesty International nell’ambito della campagna #IoLoChiedo – Il sesso senza consenso è stupro. L’esposizione, ospitata nel Loggiato antistante la Sala delle Colonne, sarà visitabile gratuitamente fino a venerdì 28 novembre, dal lunedì al venerdì (9-17) e il sabato (9-12).
La mostra ricostruisce le storie di donne che hanno subito violenza sessuale, affiancando ai loro racconti gli abiti indossati al momento dell’aggressione. Un allestimento essenziale e potente, concepito per smantellare uno dei pregiudizi più radicati e al tempo stesso più insidiosi: l’idea che la vittima avrebbe potuto “evitare lo stupro” scegliendo abiti diversi. Una narrazione tossica che, ancora oggi, si traduce in domande ricorrenti nelle aule dei tribunali e nel dibattito pubblico.
Un impegno istituzionale condiviso
L’iniziativa, promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con la Consulta Femminile Comunale, rientra nel calendario di appuntamenti dedicati alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Alla presentazione sono intervenuti la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, Beatrice Buzzi Langhi della Consulta Femminile comunale, il responsabile di Amnesty International per Piemonte e Valle d’Aosta Luca Andreani, la rappresentante di Telefono Rosa Rossana Giorgis e Katia Visentin del Centro Anti Violenza della Città di Torino. Presenti in sala anche Elena Apollonio, presidente della commissione Diritti e Pari opportunità, e Paola Stringa, presidente della Consulta Femminile.
Nel suo intervento, la presidente Grippo ha sottolineato l’impegno costante dell’assemblea civica sui temi di genere e, in particolare, sulla lotta alla violenza contro le donne. La mostra – ha evidenziato – contribuisce a scardinare una narrazione distorta che sposta la responsabilità dell’aggressione dalla persona che la commette a quella che la subisce. «La violenza non è più un’emergenza, ma un elemento strutturale del nostro Paese», ha affermato, ricordando il ruolo fondamentale delle istituzioni nel promuovere un cambiamento culturale profondo.
Grippo ha inoltre richiamato l’attenzione sul dibattito parlamentare relativo all’introduzione del principio del consenso esplicito nel codice penale, un passo che sembra avvicinarsi sul piano legislativo ma che fatica ancora a trovare riscontro sul piano culturale, come dimostrano le resistenze verso l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
Una radice da estirpare: la mancanza di parità
La presidente ha poi ricordato il documento approvato in Sala Rossa che invita la Città a lavorare in rete con tutte le realtà impegnate su violenza, educazione e benessere al femminile, oltre a promuovere campagne di comunicazione mirate alla prevenzione.
«Occorre agire sulla radice della pianta: la mancata parità», ha dichiarato, rimarcando come il concetto di pari opportunità debba tradursi anche in relazioni equilibrate e nel riconoscimento del diritto a interrompere un rapporto senza subire pressioni o violenze.
Il progetto internazionale e la campagna #IoLoChiedo
La mostra nasce da un progetto ideato nel 2013 all’Università del Kansas da Jen Brockman e Mary A. Wyandt-Hiebert ed è stata portata in Italia dall’associazione Libere Sinergie. L’obiettivo, ieri come oggi, è identico: mostrare in modo incontestabile che l’abbigliamento non è mai un fattore determinante nella dinamica dello stupro.
L’esposizione si affianca alla campagna #IoLoChiedo di Amnesty International, che punta a introdurre nella legislazione italiana una definizione di stupro basata sul consenso, come previsto dalla Convenzione di Istanbul. L’attuale codice penale italiano fa riferimento esclusivamente a violenza, minaccia o coercizione, ignorando l’elemento del consenso: una lacuna che la mobilitazione sociale e istituzionale chiede da tempo di colmare.
L'articolo A Palazzo Civico a Torino inaugurata la mostra “Com’eri vestita?”: un invito a superare stereotipi e vittimizzazione proviene da Quotidiano Piemontese.