A gennaio produzione industriale in calo per il ventiquattresimo mese consecutivo. Giù l’auto, l’industria tessile e l’abbigliamento
- Postato il 14 marzo 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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E siamo a due anni. Ventiquattro mesi consecutivi di calo tendenziale (cioè rispetto all’anno precedente) della produzione industriale. Nel silenzio del governo, l’Istat fa sapere che gennaio ha fatto segnare l’ennesima contrazione: -0,6% su base annua, al netto degli effetti di calendario. Non è il crollo drammatico di dicembre e rispetto al mese prima si vede una risalita (+3,2%), ma la fabbricazione di mezzi di trasporto continua a scendere a picco (-13,1%) affossata dall’auto, così come quella delle industrie tessili e di abbigliamento, pelli e accessori (-12,3%), seguiti dalla fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-6,2%). Bene invece i prodotti farmaceutici (+21,7%), l’industria del legno, della carta e stampa (+6,2%) e la fabbricazione di prodotti chimici (+4,3%).
Al netto degli effetti di calendario, nel confronto annuo si registra una crescita solo per i beni di consumo (+0,4%). Giù invece i beni strumentali e l’energia (-0,8%) e i beni intermedi (-0,6%).
Intanto la guerra commerciale scatenata da Donald Trump peggiora le prospettive per il futuro. La nota dell’Istat sull’economia italiana sottolinea che l’applicazione dei dazi preannunciati dall’amministrazione statunitense nei confronti dell’Ue “potrebbe avere effetti rilevanti sul nostro paese”. Nel 2024, oltre il 48% del valore dell’export italiano è stato indirizzato al di fuori dell’Ue e, tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all’estero dell’Italia e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei.
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