A Gaza un abitante su tre senza cibo per giorni. Israele cede: al via tregua umanitaria 10 ore al giorno
- Postato il 28 luglio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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“Quasi una persona su tre resta senza cibo per giorni” a Gaza: è l’allarme lanciato dal World Food Porogramme sul disastro umanitario nella Striscia a causa della mancanza di aiuti.
Netanyahu: “Non c’è fame a Gaza”
Sebbene secondo il premier Netanyahu “non c’è alcuna politica della fame a Gaza, e non c’è fame a Gaza, spinto da una pressione internazionale sempre più intensa di fronte alla catastrofe umanitaria provocata dalla fame e dalla mancanza dei beni più essenziali, Israele ha ceduto e ha annunciato una “pausa tattica”.
Per 10 ore al giorno Israele si impegna a interrompere le sue operazioni militari in alcune parti di Gaza, insieme all’apertura di “percorsi sicuri” per l’arrivo degli aiuti alla popolazione ormai ridotta allo stremo.

L’Idf (esercito di Israele) ha ripreso il lancio dal cielo di pacchi contenenti farina, zucchero e cibo in scatola, mentre anche Giordania ed Emirati hanno paracadutato nell’enclave almeno 25 tonnellate di beni con i loro aerei.
Sei morti per fame nelle ultime 24 ore
E dopo 150 giorni, anche l’Egitto ha fatto entrare dal valico di Rafah 120 camion di aiuti umanitari, tra cui cibo e forniture mediche dell’Onu, della Mezzaluna Rossa egiziana e degli Emirati.
Un primo passo per alleviare la crisi che intanto continua a uccidere ogni giorno a Gaza: sei persone decedute per la fame solo nelle ultime 24 ore, di cui due bambini, mentre a decine continuano a morire per gli attacchi in tutta la Striscia, compresi 24 uccisi nelle zone designate alla distribuzione degli aiuti.
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