A Gaza oltre 65 morti in 24 ore: ancora spari sui palestinesi in attesa di aiuti. L’Onu: “Inorriditi”
- Postato il 19 giugno 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
Mentre non si ferma la guerra tra Israele e Iran, a Gaza i palestinesi continuano a morire: nelle ultime 24 ore ci sono stati 69 morti e 221 feriti. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Anche chi chiede aiuti umanitari rischia di essere ucciso.
Giovedì mattina le forze israeliane hanno ucciso almeno 18 persone, 15 delle quali in attesa di ricevere aiuti nel centro della Striscia, dove proseguono le operazioni dell’Idf. Lo conferma l’agenzia di informazione palestinese Wafa, secondo cui nella zona di Wadi Gaza, a nord di Nuseirat, si contano circa un centinaio di feriti. L’agenzia ha anche specificato che le altre tre persone sono state uccise da dei bombardamenti vicino a Gaza City, nel nord del territorio palestinese.
Non è la prima volta che si registrano vittime vicino ai centri di distribuzione alimentare sostenuti da Israele e Stati Uniti e gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), l’ente privato incaricato di consegnare aiuti. Lunedì, nel sud della Striscia vicino a Rafah, ci sono stati 38 morti e 200 feriti, colpiti dai soldati israeliani che hanno aperto il fuoco sulla folla in attesa di ricevere il cibo. E martedì altri 51 palestinesi in cerca di cibo sono morti a Khan Yunis.
Mentre Gaza diventa un “fronte secondario” per Israele e l’attenzione internazionale è focalizzata su altri fronti, nell’enclave palestinese, dal 7 ottobre 2023, 55.706 persone hanno perso la vita e 130.101 sono rimaste ferite.
E sulla mattanza nei siti di distribuzione di aiuti umanitari è intervenuto anche l’Onu. L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati (OHCHR) ha infatti invitato l’esercito israeliano a “cessare l’uso della forza nei pressi dei convogli di aiuti e dei siti di distribuzione alimentare“. L’ufficio ha citato diversi episodi di palestinesi uccisi mentre cercavano cibo, sottolineando che “tali attacchi potrebbero costituire crimini di guerra secondo il diritto internazionale”. “Siamo inorriditi dai ripetuti incidenti, continuamente segnalati negli ultimi giorni in tutta Gaza, e chiediamo la fine immediata di queste uccisioni insensate “, ha affermato l’ufficio in una nota.
Dal 27 maggio, si legge in una news dell’Onu, sono morte centinaia di persone e molte altre sono rimaste ferite nei punti di distribuzione degli aiuti. Tuttavia, sottolinea l’OHCHR “non ci sono informazioni che suggeriscono che le persone uccise o ferite siano state coinvolte in ostilità o abbiano rappresentato una minaccia per l’esercito israeliano”. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti alimentari d’emergenza, la paura della fame e il disperato bisogno di cibo stanno spingendo grandi folle a radunarsi lungo le rotte di trasporto più note, nella speranza di intercettare e accedere ai rifornimenti umanitari durante il trasporto. Ma è necessario “un massiccio incremento delle distribuzioni di cibo”.
L'articolo A Gaza oltre 65 morti in 24 ore: ancora spari sui palestinesi in attesa di aiuti. L’Onu: “Inorriditi” proviene da Il Fatto Quotidiano.