A Firenze l’apertura di un giardino settecentesco finora segreto. Una storia legata agli ultimi Medici

  • Postato il 18 aprile 2025
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È difficile pensare che Firenze abbia ancora da mostrare qualcosa di inedito rispetto al nutrito patrimonio storico, artistico e paesaggistico che già attrae visitatori da tutto il mondo in città. Eppure il prossimo maggio, un nuovo giardino storico del sistema mediceo aprirà per la prima volta le porte al pubblico.
Ben meno conosciuta del celeberrimo Giardino di Boboli, l’area verde che circonda Villa La Quiete, residenza estiva di Anna Maria Luisa (1667-1743), ultima esponente della famiglia dei Medici ed Elettrice Palatina, si estende sulla collina di Castello, e fu sistemata nel Settecento proprio per volontà di colei che pose fine alla discendenza medicea.

Villa La Quiete, Firenze
Villa La Quiete, Firenze

La riapertura del giardino settecentesco di Villa La Quiete a Firenze

A differenza della villa, che nel Seicento fu assiduamente frequentata dalle Granduchesse Cristina di Lorena e Vittoria della Rovere, e dalla metà del secolo (per più di tre secoli) ospitò al suo interno il prestigioso educandato femminile delle Montalve, il giardino non era finora stato oggetto di visita, perché bisognoso di un restauro conservativo e funzionale ad autorizzarne la fruizione. Ma dal 16 maggio sarà possibile accedervi grazie al progetto di ristrutturazione finanziato con i fondi del PNRR: di proprietà della Regione Toscana, infatti, Villa La Quiete è gestita in concessione dal Sistema Museale dell’Ateneo, che qui ha sviluppato un percorso museale nell’ambito di un più vasto progetto di valorizzazione del complesso.

Villa La Quiete, Firenze
Villa La Quiete, Firenze

La storia di Villa La Quiete a Firenze

Alla figura di Anna Maria Luisa, che sposò Giovanni Guglielmo Principe Elettore del Palatinato, si lega buona parte della narrazione evocata dalla visita guidata alla villa. Tornata vedova dalla Germania dopo un matrimonio felice ma senza figli, Anna Maria scelse di ritirarsi a Villa La Quiete per vivere nella comunità femminile dell’educandato delle Montalve gli ultimi anni della sua vita. E con un documento noto come “Patto di famiglia” (1737), lasciò in eredità a Firenze tutto il patrimonio dei Medici per “ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”. All’interno dell’edificio – attraverso visite programmate della durata di un’ora, al costo di 5 euro (calendario consultabile online sul sito di Unifi) – il percorso comprende l’appartamento affrescato dell’Elettrice Palatina, la Chiesa della SS. Trinità con il Coro Basso, la Farmacia seicentesca e una serie di opere rinascimentali di grandi artisti, da Botticelli al Ghirlandaio, della collezione medicea.

Il complesso di Villa La Quiete, Firenze
Il complesso di Villa La Quiete, Firenze

Il restauro del Giardino di Villa La Quiete

Il Giardino all’italiana, realizzato tra il 1724 e il 1727 dov’era in precedenza un vasto prato, si visiterà insieme alla terrazza e alla “ragnaia” della villa. L’allestimento del verde conserva le forme settecentesche, ed è preziosa testimonianza della progettazione del verde in voga all’epoca. Per questo si è fatto ricorso a un restauro filologico: aggiudicatasi il bando del Ministero della Cultura “Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici, Unifi ha potuto investire un milione e ottocentomila euro per interventi sulla componente botanica, restauro di porzioni architettoniche e messa in sicurezza del percorso di visita. A condurre i lavori è stato AICOM, con la partecipazione come consulenti paesaggisti di Gianfranco Franchi e di Giorgio Galletti, esperti di giardini medicei.
Oltre al consolidamento e al restauro della grotta e degli Stanzoni dei vasi, particolare attenzione è stata dedicata al giardino superiore, dove è stata ricostituita la collezione di bulbose e specie fiorifere negli spartimenti mistilinei disegnati secondo le indicazioni dell’Elettrice. 
Anche la Ragnaia, forma di architettura vegetale per l’uccellagione, è stata sottoposta a manutenzione straordinaria. Mentre i documenti settecenteschi conservati nell’archivio storico della Villa hanno consentito di ripiantare alcune specie da fiore previste nell’antico Giardino dei Fiori dell’Elettrice, e specie erbacee officinali della Spezieria, e di incrementare le collezioni di agrumi e frutti antichi.

I 250 anni del Museo di Storia Naturale dell’Ateneo

In uscita dalle celebrazioni per il centenario dell’ateneo, l’Università di Firenze si trova a festeggiare, nel 2025, i 250 anni della Specola (riaperta nel 2024 con grande successo di pubblico), all’origine del suo Museo di Storia Naturale. E in questo contesto si colloca la riapertura del giardino di Villa La Quiete, oltre alla mostra – Terra Incognita – che fino al 4 maggio esporrà presso la Specola il bestiario fantastico di Arianna Fioratti.

Livia Montagnoli

L’articolo "A Firenze l’apertura di un giardino settecentesco finora segreto. Una storia legata agli ultimi Medici" è apparso per la prima volta su Artribune®.

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Artribune