A due passi da Roma c’è un borgo sospeso nel tempo: ecco perché dovresti visitarlo almeno una volta
- Postato il 21 giugno 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Nel Lazio c’è un angolo nascosto dove la modernità non ha mai messo davvero piede. Dove i ritmi sono ancora quelli lenti, legati alle stagioni e alle tradizioni, e dove la pietra antica racconta storie di Santi, battaglie e famiglie nobili. Stiamo parlando di Monte San Giovanni Campano, uno dei gioielli più autentici della Ciociaria. Un luogo che in pochi conoscono davvero, ma che sorprende chiunque ci metta piede, lasciando negli occhi immagini da cartolina e nel cuore la voglia di tornare.
Un borgo senza tempo nel cuore del Lazio
Monte San Giovanni Campano si trova nel cuore della Ciociaria, in una posizione privilegiata tra Roma e Napoli. È un piccolo borgo adagiato dolcemente sulle pendici dei Monti Ernici, a pochi chilometri da altre perle del Lazio interno come Veroli, Alatri e Sora. Da qui si gode un panorama incantevole che spazia sulle valli del Liri, mentre l’aria profuma di bosco, di pietra scaldata dal sole e di pane appena sfornato.
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Lontano dalle rotte turistiche più battute, questo borgo conserva ancora l’anima autentica delle terre di confine, con un’identità sospesa tra Lazio e Campania, fatta di sapori decisi, accenti dialettali che si mescolano e una cultura popolare ancora viva.
Monte San Giovanni Campano: un rifugio di storia e armonia
Quello che colpisce appena si arriva a Monte San Giovanni Campano è la sua struttura urbanistica. Il centro storico, arroccato su una cupola naturale, è racchiuso da una cinta muraria poderosa, composta da ben 36 torri di avvistamento. Un segno evidente di quanto, nei secoli, il borgo sia stato importante strategicamente.
Le vie sono lastricate e silenziose, i palazzi nobiliari si alternano alle case in pietra più semplici, i balconi sono decorati da vasi di fiori colorati, e ogni angolo sembra fatto apposta per essere fotografato. Passeggiando nel centro, si ha davvero l’impressione che il tempo si sia fermato.
Il borgo prende il nome dalla sua posizione geografica – “Monte” per l’altura e “Campano” per distinguerlo da località omonime – ed è citato nei documenti medievali già dall’anno Mille. In ogni pietra si percepisce la sua lunga storia, fatta di momenti di gloria, assedi e spiritualità profonda.
Il Castello d’Aquino d’Avalos: scrigno di segreti e bellezza
Il simbolo indiscusso di Monte San Giovanni Campano è il suo castello. Imponente, misterioso, dominante, è visibile da tutta la valle sottostante. Il Castello d’Aquino d’Avalos è molto più di un semplice edificio fortificato: è un luogo dove mito e realtà si intrecciano.
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Costruito nell’alto Medioevo e rimaneggiato più volte nei secoli, fu la prigione di San Tommaso d’Aquino, rinchiuso qui nel 1243 dalla sua stessa famiglia per impedirgli di abbracciare la vita monastica. Durante la prigionia, il giovane Tommaso iniziò a scrivere le sue prime opere, e quella che fu la sua cella è oggi una cappella visitabile.
Oltre al suo significato spirituale, il castello ha un valore architettonico e paesaggistico immenso. Camminare lungo le sue mura, affacciarsi dalle torri, entrare nei saloni che ancora oggi ospitano eventi culturali è un’esperienza che lascia il segno.
Chiese, piazze e scorci incantati: cosa vedere nel borgo
Accanto al castello, ci sono altri luoghi che raccontano il passato e il presente del borgo. Primo fra tutti il Santuario della Madonna del Suffragio, ricostruito dopo la distruzione cinquecentesca causata dalle truppe francesi. Oggi è un luogo di devozione e arte, impreziosito da un portale in bronzo che accoglie i fedeli con eleganza e forza simbolica.
Un altro gioiello è la Chiesa di San Pietro di Arenula, una delle più antiche della zona. Si trova fuori dalle mura, in una posizione isolata che ne accentua il fascino. La sua pianta a croce latina e i dettagli architettonici parlano di una spiritualità essenziale, tipica delle terre di confine.
Cuore pulsante della vita cittadina è Piazza Marconi, su cui si affaccia il Palazzo Comunale. Qui, nelle giornate di sole, si incontrano gli abitanti del borgo per scambiare due parole, prendere un caffè o godersi il panorama che si apre verso le colline circostanti.
Natura incontaminata e attività all’aperto: tra sentieri e fiume Liri
Monte San Giovanni Campano è anche una meta perfetta per chi ama la natura. I suoi sentieri offrono percorsi panoramici tra uliveti, boschi di querce e scorci sulla valle del Liri. Il territorio è attraversato da numerosi tracciati ideali per il trekking, la mountain bike o anche solo una passeggiata rigenerante.
Uno dei luoghi più suggestivi è il Pozzo Faito, un sito archeologico dove si trovano resti di un tempio rupestre romano dedicato a Giove. Il cammino per raggiungerlo attraversa una natura selvaggia e affascinante, perfetta per chi cerca silenzio e bellezza.
Il fiume Liri, che scorre poco distante, offre invece possibilità di escursioni acquatiche: kayak, canoa, rafting. Un modo diverso e dinamico per scoprire l’anima avventurosa della Ciociaria, sempre a contatto con l’ambiente naturale.
Sapori forti e genuini, la tavola ciociara conquista tutti
Un weekend a Monte San Giovanni Campano non è completo senza una tappa golosa. La cucina locale è uno dei punti di forza di questa terra: schietta, saporita, profondamente legata alla tradizione contadina.
Tra i piatti da assaggiare ci sono i cecamariti, una pasta fresca fatta in casa condita con sugo ricco di carne; la pizz’e foje, una focaccia di mais servita con verdure di campo saltate in padella; e ovviamente i salumi e i formaggi locali, dal pecorino stagionato alle ricotte fresche.
Da bere, non mancano i vini rossi intensi come il Cesanese, che qui trova una delle sue terre d’elezione. In ogni trattoria del borgo si respira un’atmosfera familiare e autentica: non è raro che il cuoco venga al tavolo a raccontare la storia del piatto servito.
Un viaggio che rigenera: tra tradizione, lentezza e accoglienza
Monte San Giovanni Campano non è solo un luogo da visitare: è un’esperienza da vivere. È un borgo che sa accogliere con calore, dove gli abitanti salutano ancora chi passa per strada, dove ogni festa di paese è un’occasione per sentirsi parte di una comunità.
Qui, tutto invita a rallentare, a guardare con occhi diversi, a riscoprire il piacere della semplicità. Che si venga per un weekend o solo per una gita in giornata, si torna sempre a casa con qualcosa in più: un sapore, una storia, una sensazione di pace che resta a lungo.
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