A Cortina "Storie di bob e di ghiaccio": il legame nascosto e il ruolo di Franco Dompé, il campione imprenditore
- Postato il 5 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni
La storia che lega Franco Dompé a Cortina è la cronaca di una passione che trascende la dimensione del tempo per consegnare, immutata, un’esperienza di conoscenza e di rispetto per la montagna, della sua bellezza, della disciplina e dell’approccio alle prove che quotidianamente ci vengono sottoposte. Il bob ha costituito, nel passato del fondatore dell’impresa farmaceutica e della Fondazione Dompé, un pilastro formativo e nella storia della valle d’Ampezzo, per via degli incroci tra le piste meravigliose e innevate, la velocità, l’ingegno e la convivenza con l’emozione del rischio.
- "Storie di bob e di ghiaccio" a Cortina
- La genesi di una passione
- L'infortunio in allenamento
- Le Olimpiadi di Cortina 1956
- La nascita del Bob Club Cortina
“Storie di bob e di ghiaccio” a Cortina
Sabato 6 dicembre alle ore 18 in un talk previsto nell’ambito della rassegna Montagna di libri, attraverso le immagini rare dell’Archivio Storico Fondazione Dompé e quelle del Bob Club Cortina si ripercorreranno le prime Olimpiadi di Cortina nel 1956 grazie alle fotografie dei Mondiali del 1950, ai bozzetti modernisti dei programmi dei Giochi del 1956, dalle tessere del Bob Club a lettere di piloti e fabbri, fino alle immagini delle pattinatrici in allenamento allo Stadio del Ghiaccio, gli scorci della Cortina olimpica di 70 anni fa, gli hockeisti davanti a Palazzo delle Poste, il bobbista e imprenditore Franco Dompé, i fuochi della cerimonia di chiusura.
In questa occasione saranno presenti i rappresentanti del territorio Gianfranco Rezzadore, Diego Menardi e la medaglia d’oro Roberto Zandonella tratteggiando come venivano preparati i bob di allora o le vicende dei frenatori che fecero epoca, come Sergio Siorpaes, compagno di Eugenio Monti e Renzo Alverà. Un evento in collaborazione con il Bob Club Cortina e Fondazione Cortina.
In un dialogo con gli atleti di oggi, tra i quali gli olimpionici Patrick Baumgartner e Giada Andreutti e i giovanissimi Carolina Levorato ed Enrico Gandini, per raccontare l’attesa del 2026, con la nuova pista “Eugenio Monti” in un presente che ci sta conducendo alla prossima edizione di Milano Cortina 2026.

Archivio Storico Fondazione Dompé
La genesi di una passione
Ma perché l’incontro menzionato e, soprattutto, una tradizione familiare unito all’impegno aziendale legano Dompé indissolubilmente alla storia e al futuro del bob a Cortina d’Ampezzo? La genesi di quanto vincola la nota casa farmaceutica e la stessa Fondazione rimanda alla passione che il fondatore, Franco Dompé, nutriva nei confronti dello sport, di questa disciplina che lo vedeva giovane atleta distinguersi senza rivali fin dalla giovinezza.
Ha gareggiato negli anni ’30 e ’50, partecipando ai Campionati Mondiali di Bob a Cortina nel 1950 e fungendo da riserva per le Olimpiadi Invernali del 1952 nel bob a due, vincendo inoltre le medaglie d’argento nei Campionati Italiani di bob a due e a quattro.
L’infortunio in allenamento
La sua prospettiva mutò quando, nel 1937 nel pieno della sua carriera agonistica, subì un grave incidente durante un allenamento, che richiese interventi chirurgici nei due anni successivi inducendolo a studiare per supportare adeguatamente i medici e aiutare i pazienti, unendo la sua passione per la chimica alla missione di servire la salute pubblica.
Durante le Olimpiadi di Cortina del 1956, Dompé farmaceutici è stata sponsor e si occupò della fornitura di medicinali e del servizio di pronto soccorso per atleti e delegazioni olimpiche. Incaricata dal CONI, Dompé si occupò di garantire i servizi medicinali della manifestazione olimpica, dalla fornitura dei farmaci al servizio di pronto soccorso per atleti e delegazioni olimpiche.
Le Olimpiadi di Cortina 1956
Grazie ai furgoncini verdi o rossi con il logo dell’azienda e i cinque cerchi olimpici sui lati, i gruppi operativi, capeggiati da medici, potevano seguire gli atleti a ridosso delle piste in un’organizzazione che coinvolse 28 nuclei sanitari collegati telefonicamente.
Proprio nel corso di quell’edizione straordinaria per l’Italia, Dompé farmaceutici realizzò anche il documentario Operazione S.O.S. per registrare “l’imponente organizzazione dei Servizi Medico-Farmaceutici per garantire agli atleti di tutto il mondo una perfetta assistenza”.
Con Cortina il rapporto di Dompé era incominciato assai prima, durante una gita tra le Dolomiti della splendida località nel 1936 quando di fatto sostenne e volle portare in Italia il bob, lo sport che ha segnato la sua giovinezza e le scelte a venire. All’incidente in allenamento seguirono infatti due anni di interventi chirurgici che imposero all’imprenditore una visione profonda delle necessità a corredo di questa disciplina importata dal Nord Europa.

Archivio Storico Fondazione Dompé
La nascita del Bob Club Cortina
Il fondatore della Dompé farmaceutici, partecipò alla del Bob Club Cortina che vide la luce grazie a un gruppo di visionari nel 1948. Nel 1950 inoltre partecipò con la Nazionale italiana ai Campionati mondiali della disciplina, giungendo sesto.
Due anni dopo, a 41 anni, Franco partecipò alle Olimpiadi di Oslo del 1952 come riserva della nazionale italiana di bob a due e, durante questa edizione dei Giochi, svolse anche il ruolo di fotografo, mentre ai successivi Campionati italiani del 1954, insieme al fedele compagno De Zanna, arrivò al secondo posto.
Oggi la Fondazione Dompé segue ogni singolo passo degli eventi legati ai prossimi Giochi, nel rispetto e nel solco di questa storia. Una storia di passione e tradizione familiare.