A Borghetto la “Festa dei sindaci”: “Rendiamo omaggio a chi si è messo al servizio della comunità”

  • Postato il 25 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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A Borghetto la

Borghetto Santo Spirito. C’erano sei (dovevano essere sette, ma uno era assente per motivi di salute) dei dodici sindaci che dal 1945 ad oggi hanno amministrato la città alla “Festa dei sindaci di Borghetto Santo Spirito”, l’evento istituzionale con cui l’amministrazione di Giancarlo Canepa ha voluto rendere omaggio a tutti coloro che, dal dopoguerra ad oggi, hanno guidato la comunità borghettina.

Alla cerimonia hanno preso parte gli ex sindaci ancora in vita che hanno scritto la storia del paese: Pierluigi Bovio (assente), Gianluigi Figini, Riccardo Badino, Franco Malpangotto, Santiago Vacca, Giovanni Gandolfo e, ovviamente, il primo cittadino in carica Giancarlo Canepa. Presenti alla cerimonia l’onorevole Francesco Bruzzone, l’assessore regionale Paolo Ripamonti, i consiglieri regionali Sara Foscolo, Rocco Invernizzi e Angelo Vaccarezza, il presidente della Provincia (e sindaco di Calizzano) Pierangelo Olivieri, i rappresentanti dei Comuni di Cetara (località gemellata con Borghetto), Boissano, Balestrino, Bardineto, Ceriale, Quiliano, Albisola Superiore, Quiliano, Andora e Massimino, il comandante della caserma dei carabinieri di Borghetto Paolo Giordanengo, il comandante dei vigili del fuoco di Savona Giuseppe Di Maria e tanti cittadini e rappresentanti delle associazioni locali.

Nell’occasione è stato anche presentato il nuovo gonfalone comunale. Nel 1968 il consiglio comunale adottò il primo stemma, che raffigurava un castello rosso dotato di torre centrale e merli; nella parte inferiore il mare, nella parte superiore una spada d’oro e una scimitarra; il tutto era circondato da due rami di quercia e di alloro. Lo stemma ricordava la presenza di Castello Borelli, posto alle falde di Capo Santo Spirito, e l’assalto dei turchi avvenuto il 2 luglio 1637. Nel 2000, poi, l’amministrazione comunale adottò un nuovo stemma, che recuperava quello presente sulla balaustra dell’organo della chiesa di San Matteo e che, in sostanza, recupera lo stemma del comune di Albenga, di cui Borghetto era una “villa”. Il nuovo simbolo recava una croce rossa su campo giallo (come quello della città delle Torri) sormontato da una colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo. Alla base un cartiglio con la scritta “Universitas Burgeti 1294”, cioè l’anno di costruzione della chiesa parrocchiale e, secondo gli studi, di fondazione della città. Ora, dopo 25 anni, l’amministrazione Canepa ha deciso di realizzare un nuovo gonfalone.

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Il primo ad intervenire è stato Ripamonti, che ha ribadito “il ruolo centrale dei sindaci all’interno delle comunità. Un ruolo di cui Regione Liguria è ben consapevole: il presidente Marco Bucci coinvolge sempre i sindaci nelle proprie scelte e cerca di non mancare mai alle iniziative promosse dalle amministrazioni locali. Certo, non tutti i sindaci sono uguali: alcuni sono più attivi di altri e hanno una maggiore capacità di intercettare le esigenze delle comunità, ma rispetto a tanti altri territori la provincia di Savona si distingue per la capacità dei propri amministratori”.

Il presidente Olivieri ha sottolineato come la giornata sia “una bella occasione, non solo per Borghetto, ma per tutto il mondo dei sindaci e della pubblica amministrazione. Quello di oggi non è un momento autocelebrativo, ma una giornata importante per Borghetto e tutto il territorio. Lo conferma la massiccia presenza di amministratori in platea”.

In ultimo è intervenuto il deputato Francesco Bruzzone, che ha sottolineato come “i gonfaloni sono il simbolo di un Comune e dei suoi cittadini, che hanno bisogno di cementare il loro rapporto con l’Ente pubblico il più possibile, non solo per quanto riguarda i servizi, ma anche la fine di mantenere un filo diretto con la politica. Il sindaco, del resto, è il politico più vicino alla gente, una persona che ricopre un ruolo per passione e con spirito di servizio. E le istituzioni, dal canto loro, devono essere sempre vicine alle realtà comunali: il loro ruolo e il loro rafforzamento passa attraverso il decentramento, l’autonomia. Quanto più un comune è autonomo e tanto più può fare quello che occorre alla gente”.

La parola è passata poi ai singoli “già sindaci” di Borghetto, che hanno ricordato i momenti più importanti della loro carriera. Assente Bovio, il primo a ricordare quanto fatto è stato Gianluigi Figini, che ha ringraziato Canepa “per averci coinvolto in questa cerimonia, che è anche un invito (rivolto a tutti i cittadini) a partecipare alla vita della comunità. I cittadini, bisogna ricordarlo, non sono solo parti della comunità, ma i loro costruttori”. Figini ha poi ricordato l’iter che ha portato alla realizzazione del depuratore consortile delle ex cave di località Cappellotti, iniziato durante il suo mandato, e una idea lanciata dal suo collega amministratore Silvio Torre: “Propose di creare un’associazione che riunisse tutti i paesi italiani che hanno Borghetto o Borgo nel nome, al fine di scambiare e condividere cultura e peculiarità enograstronomiche. Un’idea molto all’avanguardia, che sarebbe bello riprendere ora”.

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Riccardo Badino ha sottolineato il contributo dato da Bovio, che “ha segnato una svolta in materia di opere pubbliche. Oltre alla scuola (oggi municipio) realizzò l’altra scuola, la palestra e la piscina. Con lui abbiamo vissuto anni che hanno rappresentato un cambiamento considerevole per la città”.

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Franco Malpangotto ha ringraziato a sua volta Canepa per “questo evento, che colpisce nell’animo e nei ricordi. E grazie a tutti sindaci oggi presenti e a chi li ha preceduti. E’ stato proprio grazie alla collaborazione con i colleghi se è stato possibile fare tante cose in città e per la città. I ricordi di amicizia con quei comuni con cui abbiamo collaborato sono il ricordo più bello per me”.

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Santiago Vacca si è unito ai ringraziamenti a Canepa “per un evento che celebra il ruolo dell’amministratore locale, che non sempre viene compreso. Un ruolo di ascolto e di ricerca di soluzioni ai problemi dei cittadini. La mia carriera è iniziata con Franco Malpangotto, con il quale abbiamo fatto veramente tanto. Molti dei progetti portati a termine nel mio mandato da sindaco sono iniziati con lui. Quindi grazie all’amministrazione Canepa per aver ricordato quegli anni, in cui abbiamo lasciato qualche segno”.

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Gianni Gandolfo ha fatto un excursus della sua vita personale, strettamente legata a Borghetto: “Sono nato qui e amo questo paese. Abito ancora nella casa dei miei nonni. Ho una storia borghettina nella mia testa e nel mio cuore. Durante la mia amministrazione abbiamo cercato di portare avanti diversi progetti, come il completamento della passeggiata e del porto. Ma tanti sono ancora sulla carta, come il parco dedicato alle energie rinnovabili attorno all’area del depuratore. Purtroppo, il tessuto associativo è un po’ venuto meno e sarebbe il caso di intervenire per ricreare quelle realtà che sono in grado di mantenere un rapporto costante con la gente e rappresentare quanto avviene in città”.

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Infine, Canepa ha ringraziato i sindaci, le cui parole “sono sempre spunto di riflessione. Questa giornata non vuole essere un momento autocelebrativo, ma un’occasione per ricordare e celebrare tutti coloro che, nel tempo, hanno avuto l’onore e l’onere di guidare Borghetto anche in momenti molto delicati. Il ruolo del sindaco, nel tempo, è cambiato nelle competenze, ma non nello spirito: il sindaco resta il punto di riferimento principale della comunità, colui che è chiamato ad assumersi responsabilità e decisioni, spesso anche in solitudine, e che oggi più che mai è al centro dell’attenzione, talvolta anche delle critiche molte colte costruttive ma talvolta eccessive come accade quotidianamente sui social dove impazzano i cosiddetti ‘leoni da tastiera’ che commentano e pontificano su ogni cosa, perlopiù senza cognizione di causa, magari leggendo solo il titolo e non il contenuto di un articolo. Ma nonostante le difficoltà, il sindaco cerca sempre di fare il meglio per il proprio paese, a prescindere dai colori politici. Il giudizio sul nostro lavoro lo daranno i posteri”.

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A seguire, è stata inaugurata la nuova targa con l’elenco dei sindaci dal 1945 ad oggi, affissa nell’atrio del municipio.

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Il Vostro Giornale

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