A Bali il governo incentiva il turismo rigenerativo. Di cosa si tratta

  • Postato il 1 agosto 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Se ti piace l’idea di vivere una vacanza che lasci un segno positivo anche sul luogo visitato e non solo nei tuoi ricordi, dovresti prendere in considerazione quello che oggi viene chiamato “turismo rigenerativo”. La prima meta a metterlo in pratica è Bali, l’isola dell’Indonesia dove il turismo sta cambiando volto con l’obiettivo di rigenerare ciò che è stato compromesso.

Cos’è il turismo rigenerativo

Il turismo sostenibile è un trend ed è sicuramente qualcosa di positivo: si viaggia provando a ridurre l’impatto ambientale e culturale. Ma si può fare qualcosa di più grazie al turismo rigenerativo che non si limita a non danneggiare ma vuole intervenire migliorando. Non si rinuncia a comfort e relax ma si interviene aiutando la comunità nella riforestazione, nel proteggere l’ambiente e i fondali marini.

A Bali, questo concetto sta prendendo piede con forza. Dal 2024 è stata avviata l’iniziativa “Wonderful Indonesia #KeepTheWonder” con cui l’Indonesia promuove un turismo attivo nella conservazione di cultura e territorio.

Turismo rigenerativo a Bali

Non possiamo negare il fascino di Bali con le foreste, le spiagge da sogno e i templi ma il turismo di massa sta provocando vere e proprie cicatrici ad un territorio prezioso come questo. Overoturism, aumento di rifiuti e risorse naturali messe a dura prova da comportamenti poco etici. Il governo è quindi intervenuto per poter invertire la rotta incentivando attività che aiutano la natura e le comunità local.

Cosa si può fare dunque? Sicuramente soggiornare in eco-lodge, supportare la riforestazione o la pulizia delle spiagge. Si aggiunge poi l’opportunità di esplorare borghi e villaggi fuori da quelli più inflazionati, acquistare solo artigianato locale come souvenir e ovviamente mantenere sempre un atteggiamento rispettoso.

Non c’è posto migliore di Bali per sperimentare tutto questo. L’isola è un concentrato di biodiversità e spiritualità; ogni angolo ti regala emozioni e, con il turismo rigenerativo, anche opportunità di fare la differenza.

Dalle camminate nelle risaie per sostenere l’agricoltura tradizionale allo snorkeling rispettoso che salvaguardia i coralli fino all’opportunità di dormire in una capanna di bambù alimentata a energia solare. E mentre ti lasci incantare da danze tradizionali e cerimonie hindu, capirai che rigenerare significa ritrovare un equilibrio che abbiamo perso, dentro e fuori di noi.

Risaie terrazzate di Mu Cang Chai a Bali
iStock
Bali e il turismo rigenerativo

Il progetto si espande oltre Bali

Non ci si ferma a Bali, il governo parla di turismo rigenerativo in altri territori della nazione con l’obiettivo di diventare leader di un atteggiamento più responsabile nel settore turistico. Il Paese ha attivato collaborazioni con altre parti del mondo: Germania, Italia, Malesia e Cina stanno acquisendo il messaggio e si sono già dimostrati un mercato turistico sensibile ed importante.

L’obiettivo da una parte è combattere l’overtourism proponendo mete alternative a quelle più affollate e dall’altra offrire esperienze di viaggio sostenibili e autentiche. Nei prossimi mesi, sono previste iniziative promozionali in Corea, India, Regno Unito e Stati Uniti. E per facilitare tutto questo, l’Indonesia sta anche lavorando all’aumento dei voli diretti dai principali Paesi turisti.

La verità è che oggi non possiamo più permetterci di viaggiare come prima. Il turismo deve diventare curioso, rispettoso e generoso. E Bali ti offre l’opportunità perfetta per diventarlo.

Autore
SiViaggia.it

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