A 37 anni dalla scomparsa, la madre di Alessandro Boggero chiede una laurea ad honorem per suo figlio
- Postato il 15 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Vado Ligure. “Sono passati trentasette anni. Ma per me, mamma, è come se fosse ieri”. Con queste parole toccanti, Ornella Scarrone ricorda suo figlio Alessandro Boggero, scomparso prematuramente in un incidente stradale all’età di 17 anni, il 24 luglio del 1988. Un’assenza che si fa presenza quotidiana, nella memoria e nel cuore di chi lo ha amato.
Per molti anni Ornella non riusciva a parlare di lui, sopraffatta da un dolore silenzioso e profondo. Poi, col tempo, ha trovato nella scrittura e nel disegno un modo per continuare a raccontare Alessandro, per immaginarlo mentre cresce, per onorarne la memoria. “Ero muta dinanzi al dolore… urlavo in silenzio dentro me”, scrive. Poi ha iniziato a tratteggiarlo in parole e immagini, rievocando i suoi sogni, i suoi meriti, il suo sorriso. E nel tempo ha trasformato il dolore in un impegno costante per mantenere viva la memoria del figlio.
Alessandro aveva da poco conseguito il diploma e sognava di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza. Era un giovane determinato e curioso, con una mente brillante e una forte passione per lo studio. “Negli ultimi anni – racconta la madre – mi sono impegnata a studiare quello che studiava lui fin da bambino. Ho fatto e faccio il possibile per tenerne viva la traccia”.
Nel 2022 ha aperto all’interno della propria abitazione un piccolo spazio museale, un luogo della memoria dedicato al figlio, con oggetti, fotografie e ricordi. “Apro le porte di casa per far rinascere Alessandro”, dichiarò in quell’occasione. Una scelta intima e simbolica, che ha trasformato il dolore privato in testimonianza pubblica. Da allora, chiunque lo desideri può visitare questo spazio, che racconta una vita spezzata troppo presto ma ancora profondamente presente.
Negli ultimi anni inoltre Ornella ha pubblicato tre libri in cui ha raccolto pensieri, scritti, poesie e immagini legate ad Alessandro. Un progetto editoriale che nasce dall’urgenza di raccontare e condividere, ma anche di dare continuità a una voce che non si è mai spenta. “Ogni giorno lo ricordo, ogni giorno lo studio”, afferma. La scrittura è diventata un modo per restituire parola e presenza a chi non ha avuto il tempo di esprimersi pienamente.
Oggi, dopo decenni di dedizione silenziosa e di amore incrollabile, Ornella Scarrone ha un desiderio: che ad Alessandro venga conferita una laurea ad honorem. “Da mamma che non dimentica, chiedo che gli venga riconosciuto questo gesto simbolico. Alessandro se lo merita da chi lo ha conosciuto, apprezzato e amato”.
Un appello, il suo, rivolto al cuore e alla memoria collettiva. Un gesto che va oltre il titolo accademico: è il riconoscimento di un’esistenza interrotta troppo presto, ma ancora viva negli affetti e nel ricordo di chi resta.