60 anni fa gli Stati Uniti entravano in guerra in Vietnam

  • Postato il 9 febbraio 2025
  • Di Agi.it
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60 anni fa gli Stati Uniti entravano in guerra in Vietnam

AGI - Il 9 febbraio 1965, con l'operazione Flaming Dart ordinata dal presidente Lyndon Johnson, una serie di attacchi aerei contro il Vietnam del Nord determinarono il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nella regione vietnamita. Il conflitto - scoppiato nel novembre del 1955 tra Vietnam del Nord e Vietnam del Sud - vide sin dall'inizio un coinvolgimento indiretto degli Stati Uniti, con l'amministrazione Eisenhower che dalle prime fasi della guerra aveva inviato consiglieri militari a sostegno del governo di Saigon.

 

Nel luglio del 1959 ci furono i primi caduti statunitensi durante l'attacco alla base aerea di Bien Hoa, a nord-est dell'allora capitale sudvietnamita. La complicata situazione sul campo portò successivamente il presidente John Fitzgerald Kennedy - eletto nel 1961 - ad aumentare significativamente durante il suo mandato il numero dei 'consiglieri militari' a oltre 15.000 unità. Tuttavia, fu con l'avvento alla Casa Bianca di Lyndon Johnson - diventato presidente dopo l'assassinio di Kennedy - che si intensificò il coinvolgimento degli Usa in Vietnam. Dopo 'l'incidente del Tonchino' del 2 agosto 1964 - in cui due incrociatori statunitensi ingaggiarono un conflitto a fuoco con le forze nordvietnamite - il Senato statunitense approvò una risoluzione con la quale si conferivano pieni poteri al presidente Johnson, volti ad aumentare la partecipazione statunitense nella guerra.

 

Dopo aver stravinto le elezioni a novembre, Johnson una volta insediatosi alla Casa Bianca, ordinò un primo trasferimento degli aerei statunitensi dalla base di Okinawa - in Giappone - alla base aerea di Da Nang. Questa decisione preannunciò l'escalation che da li' a una settimana si sarebbe verificata. Da questa base - che sino al 1972 costituirà il luogo da cui durante tutto il conflitto partiranno oltre 2.500 operazioni giornaliere - l'8 febbraio 1965, il presidente americano diede l'ordine a una serie di attacchi aerei.

 

L'operazione - denominata Flaming Dart - fu condotta in due parti: la prima puntava alle basi dell'esercito nordvietnamita a Dong Hoi, mentre la seconda prese di mira le strutture logistiche e di comunicazioni vietcong più vicine alla zona demilitarizzata. A quest'operazione, conclusasi il 24 febbraio dopo circa 150 missioni aeree, seguì - il 2 marzo - la lunghissima missione Rolling Thunder, ma soprattutto sei giorni dopo cominciò lo sbarco a Da Nang del reparto dei Marines. Iniziava così il coinvolgimento militare diretto degli Stati Uniti nella guerra in Vietnam.

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Agi.it

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