40enne in carcere a Torino faceva proselitismo per la Jihad ed era “pronto a compiere un attentato”

  • Postato il 15 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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Uomo in carcere

TORINO – Era già sotto osservazione per la sua vicinanza all’estremismo islamico, ma secondo gli inquirenti il vero allarme riguardava la sua attività di reclutamento dietro le sbarre. Un tunisino di 40 anni, in Italia da oltre dieci anni sotto falso nome, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Digos di Torino e dal Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, con il coordinamento della Direzione centrale della polizia di prevenzione.

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe approfittato della detenzione per fare proselitismo tra i compagni di cella, diffondendo propaganda jihadista con canti, citazioni religiose e racconti di carattere mistico. Un’attività che, per la Procura torinese, avrebbe avuto lo scopo di spingere altri detenuti ad abbracciare la causa del jihad e ad accettare l’idea della violenza come strumento religioso.

Gli investigatori riferiscono che il quarantenne non solo idolatrava Osama Bin Laden e ne ripeteva gli insegnamenti, ma esaltava anche gli attentati compiuti dallo Stato islamico in Europa. In più occasioni avrebbe parlato apertamente della necessità di impugnare le armi per imporre la Sharia, descritta come l’unica legge possibile, fino a evocare il martirio come via di realizzazione.

Un profilo ritenuto pericoloso non soltanto per la sua volontà dichiarata di colpire una volta libero, ma soprattutto per l’attività di reclutamento e radicalizzazione svolta dentro il carcere, contesto che gli inquirenti considerano particolarmente vulnerabile alla propaganda estremista.

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Quotidiano Piemontese

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