“4 Ristoranti? A volte vado a riprovare dopo mesi i piatti in gara e cambio idea”: la confessione di Alessandro Borghese

  • Postato il 27 ottobre 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
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4 Ristoranti può far fallire o dare successo a un locale, è una responsabilità. Quando riprovo dopo mesi i piatti in gara, a volte cambio idea”. E meno male che a dirlo è Alessandro Borghese. Fosse stato qualche ispettore della Michelin sarebbe successo un finimondo. Potenza del tubo catodico di fronte a un piatto di bucatini cacio e pepe. Intervistato durante il Cook Fest 2025, il figlio di Barbara Bouchet, dietro ai fornelli fin dagli anni Novanta, mostra che il re è nudo. Il gusto è opinabile, soggettivo. Quello che un giorno pare buono, il giorno dopo può risultare un po’ meno. Capita.

Onesto nel raccontarlo, il” re delle lochescion”. Perché quel 4 Ristoranti è diventato marchio di qualità improvvisa per decine di vincitori, nonché disgrazia non da poco per chi arriva ultimo o giù di lì. “Festeggio i dieci anni di 4 Ristoranti, ma sento un grande senso di responsabilità come fosse la prima volta: so che la mia opinione può determinare il successo o l’insuccesso dei locali anche fuori dalla gara”, ha spiegato Borghese. “Accade con frequenza che io vada a riprovare dopo mesi o anni i piatti assaggiati in gara e devo dire che talvolta cambio opinione rispetto alla messa in onda, complici i cambiamenti, nuovi cuochi o menu rinnovati. In ogni caso cerco di mantenere un rapporto umano con chi ha contribuito al successo del mio programma”. Insomma, magari con una spruzzata di pepe nero in meno, la gricia veniva meglio e la puntata la vinceva Gigi lo zozzone.

Borghese ha poi ricordato che la sua passione per la cucina gli è stata trasmessa dal papà Luigi e dalla sua napoletanità verso il cibo da preparare, perché ai fornelli mamma Barbara non si avvicinava mai.

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Il Fatto Quotidiano

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