Una vita movimentata: Winston Churchill prima fu giornalista e inviato di guerra, poi intraprese la carriera militare e infine si distinse come statista ricoprendo il ruolo di Primo Ministro del Regno Unito durante la Seconda guerra mondiale. Tra i suoi hobby la pittura, ma soprattutto la scrittura che gli fruttò il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Lo statista morì il 24 gennaio 1965, ma il funerale di Stato, concesso da Elisabetta II, venne celebrato il 30 gennaio. . Grande oratore. Nel 1940, all'inizio della Seconda guerra mondiale, Churchill, in occasione della nomina a Primo Ministro, in un celebre discorso agli inglesi, disse che tutto quello che poteva promettere era "sangue, fatica, lacrime e sudore". Infatti, fece della resistenza inglese la sua bandiera, trasformandola in una battaglia non solo per l'identità nazionale, ma anche per la difesa della democrazia nel mondo. Fu lui a insistere perché il Regno Unito continuasse a combattere, senza arrendersi alla minaccia tedesca, nonostante le ingenti perdite tra militari e civili.. Momento solenne. Il 30 gennaio del 1965 tutta la Gran Bretagna si fermò per piangere la morte dell'uomo che aveva guidato il Paese alla vittoria contro il nazismo. La gente affollò le strade e si arrampicò sui tetti per vedere la solenne processione dopo il funerale nella Cattedrale di San Paolo. Una delle immagini più emblematiche della giornata fu quella di tutte le gru di Londra con la testa piegata per rendere omaggio alla salma di Churchill che, coperta dalla bandiera britannica, sfilava per le vie della capitale, per poi essere imbarcata sulla nave Havengore..
