2 Giugno, Mattarella: “La nostra comunità si fonda su libertà, democrazia e pace”
- Postato il 2 giugno 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 2 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
2 Giugno, Mattarella: “La nostra comunità si fonda su libertà, democrazia e pace”
Sergio Mattarella ha deposto la corona d’alloro al Milite ignoto in occasione delle celebrazioni del 2 Giugno. Anche la premier Meloni per la Festa della Repubblica: “È un 2 giugno che come sempre ci deve rendere molto orgogliosi di quello che siamo”
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato all’altare della patria per la consueta deposizione della corona d’alloro al milite ignoto per la celebrazione della Festa della Repubblica. Accanto al Capo dello Stato, anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, e il presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso, giunti per le celebrazioni del 2 giugno.
“Il 2 giugno celebriamo la nascita della nostra Repubblica. Un giorno che ci ricorda chi siamo: un popolo fiero, capace di rialzarsi dopo le prove più dure, tenendo saldi i valori della libertà, dell’unità e dell’identità nazionale. Celebrare l’Italia oggi significa onorare chi ha dato la vita per difenderla, e chi ogni giorno la serve con coraggio, dedizione e silenzioso orgoglio. Essere italiani vuol dire appartenere a qualcosa di grande, che va difeso, amato, trasmesso. Buon #2giugno a tutti. Viva l’Italia!”: Lo sottolinea il presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X, accolta da applausi e grida di incoraggiamento a Roma in occasione della celebrazioni per la Festa della Repubblica. La premier inoltre, si è anche fermata per una foto con una bambina.
Arrivando alla parata ai Fori imperiali, la presidente del Consiglio ha detto: “È un 2 giugno che come sempre ci deve rendere molto orgogliosi di quello che facciamo, quello che siamo noi, non come se fosse un fatto museale, celebriamo questa festa per ricordarci che quello che abbiamo qualcuno lo ha costruito. Lo dico anche in riferimento al fatto che considero francamente inaccettabile che dei professori che insegnano nelle scuole ci dicano che i bersaglieri sono divisivi. È grazie anche ai bersaglieri se noi oggi abbiamo una nazione, è grazie alle forze armate, è grazie a tutti quelli che si sono sacrificati per costruirla e forse questo dovremmo insegnare ai nostri giovani”.
Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, come di consueto, ha deposto la corona d’alloro all’Altare della patria. Poi la suggestiva sfilata delle Frecce tricolori.
“Settantanove anni or sono, il popolo italiano decretava, con il suo voto, la nascita della Repubblica, al culmine di un lungo percorso iniziato con la guerra di Liberazione. Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso la affermazione di valori di libertà, democrazia e pace, trasfusi nella Costituzione che di lì a poco avrebbe visto la luce. Valori sui quali si fonda la nostra comunità civile e ai quali si rivolgono tutte le istituzioni chiamate ad operare in favore della collettività. Valori alla base dell’azione delle Forze Armate, con il loro contributo alla cornice di sicurezza in Italia e nel contesto internazionale”.
Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al capo di stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano, in occasione della Festa della Repubblica.
“La Repubblica – aggiunge il Capo dello Stato – è grata per il loro impegno alle donne e agli uomini delle Forze Armate, per i preziosi compiti ai quali, con abnegazione, assolvono in Patria e all’estero in una realtà che presenta crescenti minacce che sollecitano la solidarietà e la cooperazione in sede europea e atlantica”.
“L’Italia – ribadisce Mattarella – è fermamente schierata a sostegno di quanti operano affinché prevalgano i principi del diritto internazionale contro ogni aggressione e prevaricazione. Ed è nel ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita nell’affermare tali valori che rivolgo un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie. In questo giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica giunga a tutti gli appartenenti alle Forze Armate l’augurio più fervido. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica”.
Per la celebrazione della Festa della Repubblica, Arisa si è esibita – in completo giacca e gonna neri – sul palco allestito davanti alla tribuna autorità. Dopo aver intonato l’inno d’Italia, accompagnata dalla banda, ha stretto la mano al premier Giorgia Meloni e alle più alte cariche dello Stato.
Il Quotidiano del Sud.
2 Giugno, Mattarella: “La nostra comunità si fonda su libertà, democrazia e pace”