"Io fighetta di sinistra? Ecco la mia famiglia!": Tesla, Elisabetta Piccolotti deraglia ancora

  • Postato il 14 marzo 2025
  • Di Libero Quotidiano
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"Io fighetta di sinistra? Ecco la mia famiglia!": Tesla, Elisabetta Piccolotti deraglia ancora

"Mi ha colpito essere definita 'fighetta di sinistra' perché questa accusa non ha nulla a che fare con la mia famiglia di provenienza e con le mie relazioni sociali. Vengo da una famiglia umile e normalissima. Non mi sento affatto 'fighetta'. Ho un padre operaio e una madre che fa la segretaria a scuola": Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera a proposito del Tesla-gate. Dopo che il Foglio ha scoperto che il leader di SI Nicola Fratoianni e sua moglie, la Piccolotti, hanno un'auto del marchio di Elon Musk in garage, si è scatenata la polemica, soprattutto per via del duro giudizio che tutta la sinistra ha nei confronti del tycoon.

Poi, quando le è stato chiesto se non ci sia forse una contraddizione tra l'acquisto di una macchina da 47mila euro e le politiche della sinistra contro i beni di lusso, la deputata ha risposto: "Noi non facciamo politica contro i beni di lusso. Chiediamo un fisco più giusto e progressivo e una tassazione sui patrimoni, ovvero che chi ha di più contribuisca in modo equo. Non vedo dunque una contraddizione tra l'acquisto di un'auto e le nostre richieste di politica fiscale. E poi ho scelto un'auto elettrica perché sono coerente con le nostre politiche ecologiste. Semmai la vera contraddizione è di Musk che produce auto elettriche e fa parte di un governo e di una corrente politica internazionale che è contro la transizione ecologica e l'auto elettrica".

 

 

 

La Piccolotti, comunque, si è detta pentita dell'acquisto, "almeno quanto tantissimi altri possessori di Tesla che in giro per il mondo le stanno coprendo di adesivi anti-Musk, ma non sono pentita della scelta dell'elettrico. Ho comprato un'auto come questa perché mi serviva per il mio lavoro, faccio migliaia di chilometri guidando da sola per le iniziative politiche. Tra l'altro la polemica è stata montata sul fatto che io avrei affermato di aver pagato poco la Tesla, quando io invece ho detto che costava meno di altre auto con le stesse caratteristiche".

Sulla possibilità di complotto, da lei stessa evocata, la deputata ha detto: "Non ho mai nascosto di avere la Tesla, lo sapevano in tanti e anche tanti giornalisti. L'ho sempre usata per le iniziative pubbliche, per andare alla Camera e anche agli studi televisivi come quelli di DiMartedì. Nessuno ha fatto uno scoop perché non c'era nulla da scoprire. Non ho evocato complotti ma mi limito ad osservare che qualcuno ha deciso di montare questa polemica in questo momento delicato. Proprio ora che c'è una discussione molto forte all'interno del paese tra quelli a favore del piano di riarmo e quelli come me che sono contrari". Sulla sua prossima auto, invece, non si è voluta sbilanciare: "Non ci ho pensato ma se anche lo avessi fatto non direi mai il modello o la marca: non sia mai che anche questo produttore si metta a fare il saluto nazista...".

 

 

 

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Libero Quotidiano

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